DAL PIEMONTE
(Valsesia - Val Vogna)
Segnavia 1
Partenza: S. Antonio (1381 metri)
Arrivo: Rifugio Sottile (2480 metri)
Dislivello: 1099 metri
Tempo di percorrenza: 3 h circa
Difficoltà: E
Autostrada A26, uscita Romagnano Sesia-Ghemme, strada SP299 della Valsesia, arrivare a Riva Valdobbia, seguire le indicazioni per Valle Vogna – Ospizio Sottile, proseguire sino alla frazione S. Antonio e parcheggiare in corrispondenza della Chiesa di S. Antonio.
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Nei fine settimana di giugno e luglio e tutti i giorni di agosto l’accesso a Sant’Antonio è limitato e la partenza avviene da Ca’ di Janzo (m. 1354).
Da Sant’Antonio, dove troviamo il rifugio-trattoria Valle Vogna e la bella Chiesa di S. Antonio, si prende la comoda mulattiera che parte alle spalle della chiesa e che, con dolci saliscendi, ci porta ad addentrarci nella valle costeggiando il Torrente Vogna.
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Dopo circa mezz’ora di cammino si giunge a uno spiazzo dove troviamo una fontana in legno che offre acqua limpidissima di sorgente, luogo ideale per una prima breve sosta e per rifocillarsi. A destra sorge una croce e il monumento a ricordo della Madonna di Fatima.
Qui si trova anche il primo accesso al torrente Vogna. Dopo circa un’ora di cammino si raggiunge uno dei luoghi più affascinanti della Valle. Assai suggestivo, il borgo di Peccia, costituito da numerose case in perfetto stile Walser, circonda uno splendido laghetto artificiale dalle acque limpide e color smeraldo.
A dominare l’abitato, in cima ad una breve salita troviamo la chiesetta di San Grato, costruita nel 1433. Il sentiero in questo tratto avanza pianeggiante e costeggia costantemente il torrente.
Si prosegue ancora fino al bel ponte di Napoleone, costruito dai suoi soldati intorno al 1800 e successivamente rifatto. Esso permette di oltrepassare il Torrente Solivo. A sinistra, invece, un ponticello dà inizio al sentiero, con segnavia n° 5, diretto al Passo del Maccagno (2.495 metri). Superato il ponte si segue il sentiero che sale sulla destra con una rilevante pendenza nel bosco. Dopo poco si giunge ad una piccola radura: l’Alpe Montata, costituita da due baite e dalla Cappella dedicata alla Madonna della Neve (1.638 metri). Si susseguono, ora, un tratto di media pendenza, un’ampia radura erbosa, alcune svolte nel bosco, un breve tratto ripido… ecco anche la Cappella della Madonna del Lacone (1.739 metri).
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Il sentiero continua tra le felci nella rada boscaglia, e raggiunge pianeggiante il bivio per il Rifugio Ospizio Sottile, indicato a destra. A sinistra, invece, con segnavia n° 1a in breve si arriva all’Alpe Larecchio (1.895 metri), un’ampia conca che accoglie alcune baite. Una di queste è l’Agriturismo Alpe Larecchio. Seguendo il sentiero che indica l’Ospizio Sottile si supera poco dopo, attraverso un ponte, il torrente Valdobbia (1846 m), si lascia a destra una baita e ci si porta con ampio giro oltre un risalto al Pian del Celletto, all’incrocio con il percorso 1a (201a) che arriva dall’Alpe Larecchio (ore 1,15 – 2.30). Dai pressi del Pian del Celletto appare, ancora lontano sul Colle, l’Ospizio Sottile. Si prosegue seguendo il sentiero per la Piana Grande ed i Sasselli dell’Asina, con a destra il valloncello di Valdobbiola.
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Si entra infine nel vallone finale che si percorre con qualche tornante, lasciando poco prima a destra l’itinerario 1b (201b), per giungere al Colle Valdobbia m 2480 su cui è posto l’Ospizio Sottile (ore 3.30 da Cà di Janzo).